I diritti del malato in relazione alla malasanità

Quali sono i diritti del malato in relazione alla malasanità?

La legge italiana riconosce ai pazienti una serie di tutele in caso di errore medico o di altre prestazioni sanitarie inadeguate o negligenti.

La Carta dei diritti del malato, approvata dal Ministero della Salute nel 1998, elenca 14 diritti fondamentali che devono essere garantiti a tutti i pazienti, tra cui:

  • Diritto alla salute: ogni cittadino ha diritto di accedere a cure e trattamenti adeguati e di alta qualità.
  • Diritto alla scelta: il paziente ha il diritto di scegliere il proprio medico e di ricevere cure in modo tempestivo.
  • Diritto alla partecipazione: il paziente ha il diritto di partecipare attivamente alla pianificazione delle proprie cure.
  • Diritto all’informazione: il paziente ha il diritto di essere informato sui trattamenti medici e sui relativi rischi e benefici, in modo che possa prendere decisioni informate.
  • Diritto al consenso informato: il paziente ha il diritto di dare o negare il proprio consenso a un trattamento sanitario, dopo aver ricevuto tutte le informazioni necessarie.
  • Diritto alla riservatezza: il paziente ha il diritto alla riservatezza delle proprie informazioni sanitarie. 

Quali sono quindi i diritti del malato in relazione alla malasanità?

Cosa succede in caso di malasanità

In caso di malasanità, il paziente può richiedere il risarcimento dei danni subiti. Il risarcimento può includere danni patrimoniali, come spese mediche, perdita di reddito, ecc., e danni non patrimoniali, come dolore e sofferenza, invalidità, ecc.

Per ottenere il risarcimento, il paziente deve dimostrare che l’errore medico o la prestazione sanitaria inadeguata ha causato un danno. È possibile farlo attraverso una consulenza legale e la raccolta di prove, come cartelle cliniche, referti e documentazione varia.

L’iter per ottenere il risarcimento dei danni da malasanità è il seguente:

  1. Invio di una raccomandata con ricevuta di ritorno alla struttura sanitaria o all’operatore sanitario responsabile dell’errore. In questa raccomandata, il paziente deve descrivere l’accaduto e richiedere il risarcimento dei danni.
  2. In caso di risposta negativa o di mancata risposta da parte della struttura sanitaria o dell’operatore sanitario, il paziente può intraprendere un’azione legale.
  3. Il paziente deve presentare una denuncia al giudice civile. La denuncia deve contenere una descrizione dettagliata dell’accaduto, le prove a sostegno della richiesta di risarcimento e la richiesta di un risarcimento quantificato.
  4. Il giudice civile può nominare un perito per valutare i danni subiti dal paziente.
  5. Dopo la valutazione del perito, il giudice civile emette una sentenza che determina l’ammontare del risarcimento.

Qual é il termine per presentare una denuncia 

È importante ricordare che l’azione legale per il risarcimento dei danni da malasanità deve essere intrapresa entro un termine di prescrizione di 10 anni dalla data in cui si è verificato l’errore medico o la prestazione sanitaria inadeguata.

Inoltre, il paziente può richiedere un’assistenza legale gratuita da parte dell’avvocato di turno presso il Tribunale.

Ecco alcuni consigli per tutelare i propri diritti in caso di malasanità:

  • Informarsi sui propri diritti: è importante conoscere i propri diritti in caso di malasanità, in modo da poterli far valere in caso di necessità.
  • Raccogliere prove: in caso di malasanità, è importante raccogliere prove a sostegno della propria richiesta di risarcimento, come cartelle cliniche, referti e documentazione varia.
  • Rivolgersi a un avvocato: in caso di malasanità, è consigliabile rivolgersi a un avvocato per ottenere assistenza legale e tutelare i propri diritti.
 
Diritto alla tutela: il paziente ha il diritto di essere tutelato da eventuali abusi o discriminazioni.                                                                                                                  C
 
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