Quantificare un danno e il relativo risarcimento può risultare particolarmente complesso in ambito sanitario, in ragione delle tante implicazioni e delle ripercussioni che la perdita della salute, che sia temporanea o, a maggior ragione, permanente, può avere sulla vita del paziente nel senso più ampio. Andiamo ad analizzare come si calcola il danno alla salute da errore medico e come si procede per quantificare un risarcimento per malasanità.
Perché e quando calcolare il danno alla salute da errore medico?
Errori e negligenze da parte di un medico e/o di una struttura sanitaria possono avere conseguenze gravi e in alcuni casi irreparabili sulla vita relazionale, familiare e lavorativa del paziente e dei suoi congiunti, aprendo la strada ad un risarcimento che tenga conto di diverse poste di danno (morale, esistenziale, ecc.).
Anche restringendo il campo al solo danno biologico, il calcolo del danno alla salute da errore medico richiede una certa competenza nell’interpretare correttamente le tabelle di riferimento elaborate e aggiornate nel corso degli anni per liquidare questa specifica tipologia di risarcimento. Affidarsi alla consulenza di avvocati specializzati in materia risulta in questo senso spesso fondamentale per districarsi all’interno delle variabili naturalmente presenti in queste situazioni e valutare nel concreto il caso specifico.
Essere affiancati da un professionista consente anche di esaminare approfonditamente la documentazione a disposizione per la richiesta di risarcimento, con occhio esperto agli elementi più utili allo scopo. In nessun caso le difficoltà che potrebbero sorgere in questa prima fase dovrebbero indurre a rinunciare a una legittima richiesta di risarcimento.
Come si calcola un risarcimento per malasanità
Per la quantificazione di un danno imputabile a un medico e/o a una struttura sanitaria è necessario fare riferimento a quanto dettato dalla legge Gelli-Bianco (24/2017), che modifica la precedente normativa in materia di responsabilità professionale dei medici, ovvero la legge Balduzzi (189/2012).
L’articolo 7 della legge Gelli-Bianco stabilisce al comma 4 che il danno imputabile a una struttura sanitaria pubblica o privata o a chi esercita professione sanitaria debba essere calcolato e quindi risarcito facendo riferimento agli articoli 138 e 139 del Codice delle Assicurazioni Private. Ciò riguarda il calcolo del danno biologico per lesioni di lieve entità (o micropermanenti), mentre per il calcolo del risarcimento delle lesioni più gravi (macropermanenti, tra 10 e 100 punti di invalidità) è consuetudine prevalente (secondo il dettato della Suprema Corte di Cassazione) fare riferimento alle “Tabelle elaborate dal Tribunale di Milano”.
Lesioni micro e macropermanenti
Per capire come si calcola un risarcimento per malasanità, bisogna prima precisare che nel caso di danni di lieve entità è necessario fare alcuni distinguo. I danni biologici temporanei prevedono:
- un indennizzo di 39,37 euro per ogni giorno di invalidità totale;
- un calcolo differente in caso di invalidità parziale (inferiore al 100%).
In quest’ultimo frangente si farà infatti riferimento alla percentuale di invalidità attribuita alla lesione per calcolare in proporzione l’importo giornaliero corrispondente da erogare in forma di risarcimento.
Per i danni biologici permanenti pari o inferiori al 9% di invalidità sarà necessario valutare i punti effettivi e i relativi coefficienti moltiplicatori stabiliti al comma 6 dell’articolo 139 del Codice delle Assicurazioni Private. Si partirà quindi da un coefficiente moltiplicatore pari a 1 da applicare a una percentuale di invalidità pari a 1, si passerà a un coefficiente di 1,1 per 2 punti di invalidità, 1,2 per 3 punti e così a salire fino a un coefficiente moltiplicatore pari a 2,3 da applicarsi a una percentuale di invalidità pari a 9. Va poi tenuto conto che il calcolo del risarcimento del danno per malasanità prevede una diminuzione dell’importo riconosciuto al paziente al crescere dell’età dello stesso. Più precisamente, a partire dall’undicesimo anno di età del soggetto è prevista una riduzione dello 0,5% per anno.
Il calcolo del danno alla salute da errore medico nel caso di lesioni macropermanenti, invece, si basa sui punti di invalidità corrispondenti al danno e all’età di chi lo ha subito. Le tabelle del Tribunale di Milano sono state aggiornate nel 2021 seguendo il criterio degli indici ISTAT e rivalutando dell’1,38% gli importi delle tabelle 2018. Contestualmente è stata proposta una nuova formula di liquidazione congiunta del danno non patrimoniale dovuto a lesioni permanenti dell’integrità psicofisica e del danno non patrimoniale conseguente alle stesse lesioni ma in termini di dolore e sofferenza soggettiva.